Arpagone, Acleste, Argante: non sono soltanto i tre protagonisti delle storie che qui vi presentiamo. Essi sono sinonimi di avarizia, misantropia e ipocondria, e sono l’emblema delle contraddizioni, dei difetti e delle paure della vita di tutti. Molière li dipinge con perfida ironia, inscenando trame piene zeppe di intrighi, equivoci e sberleffi che fanno divertire, ridere, ma anche riflettere .L’avaro, Il misantropo e Il malato immaginario sono tre specchi magici in cui vediamo come siamo oggi, e come forse vorremmo essere – o non essere – domani.